Milano – Sembra arrivato a un definitivo epilogo, con scuse e restituzione del “maltolto”, il deprecabile episodio avvenuto domenica scorsa davanti allo stadio di Solbiate Arno (Varese), quando poco prima del fischio d’inizio di Varese-Castellanzese la giornalista di “VareseSport” Lisa Cascioli si è vista strappare dal collo il pass per l’accesso all’impianto. Come documentato da un video diffuso da”Varesesport” e ripreso da altre testate locali, lo strappo è avvenuto nel corso di una vivace discussione, presenti due carabinieri, tra la Cascioli e il team manager dimissionario del Varese, Nando Vescusio. Al suo arrivo la giornalista pubblicista, che collabora anche con la Prealpina, è stata accusata di “mancanza di rispetto” per un non gradito commento postato sulla sua pagina Facebook a proposito dell’iniziativa del Varese Calcio, società in difficoltà, di raccogliere fondi con la vendita di prodotti di merchandising. Prima il “no” all’ingresso, poi l’energico strappo del pass, cui è seguita la denuncia del fatto da parte di “VareseSport”.
Solo al termine della giornata di ieri la situazione è andata verso un chiarimento: dapprima il presidente del Varese, Claudio Benecchi, ha preso le distanze dall’episodio, poi è venuta una dichiarazione di scuse di Vescusio su Facebook, quindi lo stesso presidente ha pubblicamente restituito il pass alla giornalista.
Auspicabile epilogo quindi, ma rimane il frequente ripetersi di episodi analoghi, in stadi e centri sportivi grandi e piccoli, nei confronti di operatori dell’informazione. Episodi per i quali il GLGS-USSI Lombardia ribadisce la sua netta condanna.
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