Milano – Il futuro dello stadio di Milano, destinato ad ospitare la cerimonia di apertura delle Olimpiadi Invernali 2026 se sarà accolta la candidatura di Milano-Cortina, non è un problema per il CIO, e non lo è per il CONI. E’quanto ha detto lo stesso presidente del CONI, Giovanni Malagò. “Sia che rimanga San Siro, sia che se ne faccia uno nuovo, sia che si faccia una ristrutturazione adeguata, tutte e tre le soluzioni sono per loro assolutamente perfette. Il problema non si pone”.
“Per noi – ha aggiunto Malagò – non solo non è un problema. Qualunque soluzione esca fuori, per noi va benissimo e va altrettanto bene al CIO. E’un tema che riguarda Milan, Inter e Comune di Milano. Sulle tempistiche è un discorso di buonsenso. Siccome il nuovo stadio sarà inaugurato solo quando le società avranno finito di giocare nel vecchio stadio, qualunque opzione va bene”.
Oggi è stato il giorno della visita della commissione esaminatrice del CIO allo stadio di San Siro. Octavian Morariu, membro del CIO e presidente della commissione di valutazione della candidatura Milano-Cortina, si è recato con gli altri membri della delegazione al Meazza dove, accompagnato da Giovanni Malagò, è stato accolto dal presidente del Milan, Paolo Scaroni, e dall’ad dell’Inter, Alessandro Antonello. Per Inter e Milan erano presenti rispettivamente anche gli “ambasciatori” Francesco Toldo e Franco Baresi.
Ieri la delegazione di 19 membri del CIO aveva fatto visita alle strutture di Bormio e Livigno. Moriaru si era detto “colpito dal posto bellissimo e dalla sua gente molto ospitale. Livigno e Bormio – aveva aggiunto – sono state località di molti campioni di ieri e di oggi che hanno lasciato un segno e un’eredità sul territorio”. Fiducioso Malagò: “C’è ottimismo con piena fedeltà all’agenda 2020. L’impressione delle piste esistenti e dei piani per completare l’offerta è stata ottima sui 19 delegati del Cio. Sono fiducioso sul raggiungimento dell’obiettivo finale”.
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