Milano – Non esistono sport da maschi e sport da femmine, esistono solo sogni in cui credere. E così Stella ha coronato il suo: lanciare quella palla di ferro, che in atletica si chiama martello, il più lontano possibile. Anche se molti le dicevano che quello era uno sport da maschi. Stella è la protagonista di “La bambina più forte del mondo”, primo (e lei garantisce unico) libro di Silvia Salis, lanciatrice di martello, due partecipazioni olimpiche, oggi vicepresidente vicario del CONI.
La storia di Stella è in realtà la sua storia, di una bambina inarrestabile che alla fine ottiene quel che ha sempre sognato, nel campo sportivo di Villa Gentile a Genova, di cui papà era il custode.
Di sogni, di cose da maschi e cose da femmine che in realtà sono solo cose di tutti, di emozioni si è parlato nel Teatrino di Palazzo Visconti, sede della Fondazione Bracco, in un incontro-intervista con Silvia Salis, condotto da Gaia Piccardi, con l’intervento anche del presidente di Bracco Atletica, Franco Angelotti, della giovanissima Ludovica Galuppi (una delle grandi promesse dell’atletica italiana), e di Letizia Caccavale, presidente del Consiglio Pari Opportunità di Regione Lombardia.
L’occasione è stata data dal lancio del concorso Donna Sport, promosso dalla Bracco e riservato alle atlete che abbiano conseguito risultati di rilievo in campo agonistico e frequentato con successo gli studi. Le atlete possono candidarsi attraverso il sito www.donnasport.it entro il 3 giugno.
Il libro di Silvia Salis è già giunto alla terza ristampa ed il ricavato della vendita è destinato all’ospedale Gaslini di Genova.
Nella foto: Il presidente di Bracco Atletica, Franco Angelotti; Letizia Caccavale, Silvia Salis, Ludovica Galuppi e Gaia Piccardi.
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