Milano – Uno dei temi più caldi del nostro quotidiano, soprattutto nelle città, è stato oggi trattato e dibattuto sotto l’egida del Gruppo Lombardo Giornalisti Sportivi e dell’Associazione Lombarda Giornalisti, con l’ospitalità di Banco BPM. Il convegno Mobilità leggera Problema pesante, valido anche per 3 crediti della formazione professionale giornalistica, si è svolto stamattina nella Sala delle Colonne nel cuore di Milano, città-simbolo delle questioni relative alla mobilità.
Nel confronto tra relatori (e tra i relatori e il pubblico) moderato dal presidente del GLGS-Ussi Lombardia Pier Augusto Stagi con lo slogan “Non abbiate paura della bicicletta” è emersa innanzitutto una costruttiva dicotomia tra le posizione di Arianna Censi, assessora alla Mobilità del Comune di Milano, e Marco Pascali, vice-direttore della rivista Quattroruote.
La Censi ha esposto con chiarezza e dovizia di esempi la linea che sta portando avanti l’amministrazione meneghina, improntata alla “liberazione della carreggiata” e a un progressivo cambio di cultura e mentalità della cittadinanza riguardo l’utilizzo di auto e bici, ricordando l’importanza della recente dichiarazione europea in materia, delle misure adottate finora da Milano e del rispetto delle regole da parte degli individui al di là di quelle che possono essere gli input della politica. In questo ha trovato il supporto dell’ingegner Piero Nigrelli, direttore Settore Ciclo dell’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori, che dati alla mano ha evidenziato la redditività degli investimenti sul mondo bike e la crescente domanda di bici da parte degli italiani, a fronte di una carenza di spazio e di sicurezza.
Da par suo Pascali ha tenuto ad allargare la visuale sull’intero problema legato ad ambiente e sostenibilità, concordando con convinzione riguardo alla necessità di rispetto reciproco da parte di tutti gli utenti della strada e invitando la politica a individuare tutte le priorità legate alla lotta all’inquinamento, a valutare seriamente le diverse opportunità tecnologiche, ad agevolare l’utilizzo dei “mezzi alternativi” e a non demonizzare oltremodo l’automobile e i suoi fruitori.
Il contrasto, innegabilmente presente di questi tempi, tra automobilisti e ciclisti è il pane lavorativo dell’avvocato Federico Balconi, fondatore dell’associazione Zerosbatti che assiste legalmente chi subisce sinistri pedalando: nella sua relazione ha lanciato un appello ai giornalisti a parlare meno di “incidenti” e più delle responsabilità di chi commette crimini stradali, e a chi si occupa del mondo auto a non “sedurre” i lettori focalizzandosi sulla macchina come status symbol anziché come mezzo da guidare con prudenza. Ha inoltre criticato il nuovo Codice della Strada, accusandolo di essere troppo vago ambiguo nello stabilire le modalità di sorpasso ai ciclisti.
Infine, il super-campione Gianni Bugno ha espresso il proprio punto di vista con decisione, sintesi e chiarezza. Più sensi unici, meno ciclopedonali: ogni componente della strada al proprio mezzo, le ciclabili siano solo delle bici. Rafforzamento delle ciclovie per raggiungere le scuole, attenzione in auto resistendo alla tentazione di cellulari e altri strumenti tecnologici, rispetto dei ciclisti sul modello non solo dei Paesi nordici ma anche della Spagna. Applausi della platea.
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