Milano – Roberto Perrone, giornalista sportivo di primo piano e dai molteplici interessi, è morto a Milano dopo breve malattia. Nato a Rapallo (Genova) nel 1957, Perrone ha avuto Genova e la Liguria come luoghi delle sue profonde radici umane e professionali, e Milano al centro della sua lunga e apprezzata carriera di giornalista e scrittore. I primi passi nella redazione genovese di Avvenire, poi dal 1981 a Milano al Giornale, e dal 1989 alla redazione sportiva del Corriere della Sera. Da qualche tempo in pensione, ha continuato con varie collaborazioni a scrivere di sport e di tutto ciò che lo appassionava, a cominciare dall’altro suo grande interesse, la gastronomia.
Ha scritto di calcio soprattutto, ma molto anche di tennis, nuoto e altre discipline, raccontando personaggi, situazioni e retroscena del mondo sportivo con grande padronanza di linguaggio e un’ironia – a volte leggera a volte tagliente – che metteva negli scritti come nei rapporti con i tanti colleghi e amici. Grande tifoso del Genoa, è stato autore di romanzi, racconti, biografie, opere per ragazzi e libri di ricette. Nel 2011 ha vinto il Premiolino per la rubrica enogastronomica “Scorribande” sul Corriere. Nel 2014 a Pontremoli il “Premio Bancarella della Cucina” con il romanzo La cucina degli amori impossibili. Nel 2015 il GLGS-USSI Lombardia gli assegnato il premio giornalistico “Gino Palumbo”.
Il Presidente nazionale dell’USSI, Gianfranco Coppola, lo ha così ricordato: ” Mai banale. Ogni pezzo un qualcosa di speciale. Amante della vita e dei suoi racconti, legati allo sport come chiaramente raccontano i suoi libri a partire dal primo dedicato a Zamora che fu più di un portiere di calcio. Un vanto per il giornalismo sportivo che è il settore se non più difficile certamente il più osservato e discusso dalla gente. Addio, Roberto. Crudele tie-break a sfavore ma lasci un ricordo stupendo”.
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