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AL CONI LOMBARDIA “21 TAPPE INSIEME PER L’EQUITÀ DI GENERE”

Milano (MI) – CONI, Fondazione Milano Cortina 2026 e Scuola dello sport del Coni Lombardia hanno dato vita oggi a un pomeriggio altamente formativo nel Palazzo delle Federazioni di via Piranesi: 21 tappe insieme per l’equità di genere nello sport italiano. I temi fondamentali affrontati: parità di genere, prevenzione a violenza e discriminazioni, gender mainstreaming nelle politiche e nelle organizzazioni sportive, trasformazione tutti questi bei princìpi in concretezza sul campo.

Per declinare in ogni sfaccettatura questo ricco nucleo tematico, sono intervenute 5 relatrici e un relatore, il presidente del Coni Lombardia Marco Riva, il quale ha fatto gli onori di casa insieme alla direttrice della Scuola dello sport Adriana Lombardi, con l’auspicio che i contenuti emersi nell’incontro possano avere un’effettiva ricaduta in ogni meandro dello sport italiano, e ricordando il ciclo di corsi “Genere Plus” implementato dal Coni due anni fa.

Dopo la visione di un suggestivo filmato facente parte della campagna “Like a Girl” che ha subito catapultato la sala, composta prevalentemente da rappresentanti delle istituzioni sportive, nel cuore della questione, è stato il turno di 4 interventi.

L’olimpionica della scherma Diana Bianchedi, Chief Strategy Planning & Legacy Officer di Fondazione Milano Cortina 2026, a 450 giorni dal via dei Giochi invernali, ha evidenziato la centralità dell’inclusività e della parità di genere nell’agenda olimpica: chi organizza i Giochi a cinque cerchi oggi non si può limitare all’allestir bene le gare, ma deve pure saper raccontare e mostrare concretamente questi valori. La dott.ssa Bianchedi ha enunciato una serie di obiettivi primari dell’olimpismo e dello sport mondiale, come una rappresentazione egualitaria, pari opportunità reali tra atlete e atleti, ampliare il pubblico e aumentare gli investimenti dello sport femminile, a partire dalla formazione.

Viola Germani di Deloitte (partner di Milano Cortina 2026) dopo aver evidenziato le iniziative aziendali per promuovere il talento femminile, ha approfondito le conseguenze positive e tangibili della pratica sportiva per un Paese, sia a livello di economia che di salute. E naturalmente, come vettore inimitabile di messaggi positivi su larga scala. Per alimentare il circolo virtuoso dello sport e dei suoi benefici a cascata, serve un sistema Paese che sappia sviluppare competenze, infrastrutture, eventi e passione sana per lo sport. Da par suo Deloitte è partner del progetto di CONI e CIP Dual Career, per supportare gli studenti-atleti.

Cecilia D’Angelo, responsabile Ufficio Territori del CONI, è partita dal numero esiguo (circa il 30%) ma in crescita, della componente femminile nelle giunte regionali del Coni, con il 50% raggiunto dal Friuli Venezia Giulia. Numeri ancora più sbilanciati in sfavore delle donne quando si tratta di tecnici, ufficiali di gara e dirigenti. L’augurio lanciato dalla dott.ssa D’Angelo è stato innanzitutto che le elezioni Coni 2025 possano accelerare un cambiamento, e poi che non solo in ambito atlete ma in qualsiasi altra componente del movimento sportivo cadano le resistenze e venga incoraggiata la presenza femminile. Esempio virtuoso è il Trofeo CONI, un’Olimpiade italiana Under 14 con cadenza annuale, che obbliga le squadre regionali partecipanti a comporre formazioni miste maschi-femmine.

Infine Claudia Giordani, vicepresidente Coni nazionale e delegata di Milano, ha analizzato il cambiamento nel linguaggio con cui si racconta lo sport femminile. Esiste ciò che può essere detto, usare le parole in modo adeguato modifica rapporti e abbatte stereotipi, fin dalla tenera età nella quale si formano i pregiudizi che poi ci si porta dietro nella vita, e a maggior ragione nell’epoca della comunicazione amplificata dai social. Ecco quindi un vademecum di espressioni preferibili da utilizzare per evitare inconsapevoli ma costanti discriminazioni, fino alle linee guida del CIO per il linguaggio inclusivo, ricco di esempi negativi tratti anche e soprattutto dal giornalismo a livello di scelte linguistiche e fotografiche. Lezioni da cui prendere preziosi appunti.

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