Milano – Speranza e fiducia, parole che sono ricorse spesso in queste note di fine anno, accompagnano anche il passaggio fra il 2022 e il 2023. Veniamo da tre anni di paure, di incertezze, per tanti anche di dolore. E allora è giusto che ci si aggrappi alla speranza che l’anno che arriva ci faccia dimenticare quelli contraddistinti dalla pandemia (anche se le notizie di questi giorni sono tutt’altro che rassicuranti) e, da ultimo, dalla guerra in Ucraina, cioè sulla porta di casa. E che la fiducia nel lavoro, scientifico e politico, di tanti si concretizzi e sia in grado di consentirci di lasciare alle spalle tutti i disastri che Covid e guerra hanno portato con sé.
Dopo gli sconquassi del 2020 e la lenta ripresa dell’anno successivo, lo sport – il mondo che frequentiamo quasi quotidianamente – è tornato a vivere di luce propria. Con risultati esaltanti, solo in parte inficiati dalla mancata qualificazione della Nazionale di calcio, campione d’Europa, ai mondiali in Qatar. Ma è stato soprattutto lo sport lombardo ad essere, ancora una volta, protagonista. A livello individuale (Arianna Fontana, Jacobs, Sofia Goggia, tanto per fare qualche nome fra i molti che meriterebbero di essere citati) ma anche negli sport di squadra: e basti ricordare gli scudetti di Milan e Olimpia Milano.
Per il GLGS, e l’USSI più in generale, è stato un anno molto “attivo”, non solo sotto il preminente profilo sindacale ma anche attraverso l’organizzazione di convegni e manifestazioni varie. Abbiamo dovuto anche affrontare momenti dolorosi, con la scomparsa di alcuni colleghi, e fra questi voglio ricordare Mauro Cortesi, che faceva parte del Consiglio Direttivo del nostro Gruppo, e Riccardo Bianchi, che consigliere era stato fino al 2021.
Nel 2023 ci saranno elezioni nel GLGS. Non è la scadenza naturale – lo sarebbe stata nel 2025 – ma chi scrive ha deciso di passare la mano, dopo oltre 13 anni di presidenza. Non so se ci sarà un “largo ai giovani” perché molti giovani sono refrattari a questo tipo di attività. Sono certo soltanto che chi verrà – nuovo presidente e nuovo Direttivo – non farà rimpiangere coloro che li hanno preceduti.
E allora Buon Anno. Appunto di speranza e fiducia.
Gabriele Tacchini
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