Milano – Il giornalismo ha perso un altro dei suoi decani con la scomparsa, avvenuta la scorsa notte, di Gian Paolo Ormezzano, una delle ultime “grandi firme” della stampa sportiva. Ormezzano, torinese con il Torino nel cuore, si è spento all’età di 89 anni per un improvviso malore. E’ stato negli anni prestigiosa firma di grandi testate come La Stampa e il Guerin Sportivo, e direttore di Tuttosport.
Nato a Torino nel 1935, Gian Paolo Ormezzano aveva mosso i suoi primi passi da apprendista giornalista sportivo nella redazione di Tuttosport, dove si era fatto le ossa seguendo in particolare il ciclismo e le grande imprese di Fausto Coppi. La sua è stata poi una carriera a tutto tondo, e non solo nelle cronache sportive. Ha seguito e raccontato grandi eventi sportivi e non di oltre 60 anni, dai Giochi Olimpici di Roma allo sbarco sulla Luna, dall’attacco terroristico di Monaco 1972 al trionfo dell’Italia ai Mondiali 82 di Spagna. Tutto il grande calcio e il grande ciclismo, senza dimenticare l’automobilismo: è stato biografo Enzo Ferrari, oltre che di un’infinità di grandi personaggi come Giampiero Boniperti. Opinionista sulla carta stampata e in tv, è stato a lungo editorialista per «La Stampa» e «Famiglia Cristiana», ha scritto romanzi e saggi, tra cui “Giro d’Italia con delitto” e “La fine del campione” oltre ai tre volumi Storia del ciclismo, Storia dell’atletica e Storia del calcio. Lascia la moglie e tre figli, di cui uno è giornalista sportivo.-
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