Milano si candida a ospitare tra due anni e mezzo, nel settembre 2019, la 132/ma sessione del Comitato Internazionale Olimpico, che designerà la sede delle Olimpiadi Invernali 2026. Il dossier di candidatura di Milano alla sessione CIO 2019 è stato presentato oggi nella sede del CONI lombardo in via Piranesi dal Presidente del CONI Giovanni Malagò, con il Segretario Generale Roberto Fabbricini, assieme al Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e al Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni. Presenti anche la project leader del dossier, Diana Bianchedi, e gli assessori allo Sport di Regione e Comune, Antonio Rossi e Roberta Guaineri, oltre a diversi Presidenti federali, membri di Giunta nazionale e al Presidente del Comitato Regionale del CONI, Oreste Perri.
La decisione sulla città prescelta per la 132/ma sessione CIO sarà presa nel corso della sessione in programma il 17 settembre 2017 a Lima, in Perù.
Malagò ha lanciato con orgoglio la sfida. “Il nostro credito – ha detto – non solo è intatto, ma paradossalmente è stato rafforzato da come è finita la candidatura romana alle Olimpiadi”. “L’idea di Milano 2019 – ha spiegato Malagò – nasce dal proposito di reagire, da uomini di sport. E’ un progetto molto importante, di grande prestigio per la città e per il Paese. Sala e Maroni mi hanno risposto immediatamente in coro e all’unisono alla richiesta di ospitare questo importante appuntamento in cui sono presenti tutti gli stakeholder dello sport mondiale”.
Quali saranno le città competitors? “Non sappiamo ancora”, ha detto Malagò, “perché l’opportunità della candidatura scade stanotte. Alcuni rumors credibili dicono che quando si è presentata Milano, in molti si sono defilati”. Ringraziando in particolare Diana Bianchedi, oltre a tutti i Presidenti federali e i vertici istituzionali che hanno collaborato, il Presidente del CONI ha tenuto a sottolineare che “per questo dossier abbiamo tirato fuori l’argenteria di casa, il meglio del sistema”. Quella di Roma “è una ferita che non si rimarginerà mai, è una partita che purtroppo non abbiamo disputato, ma oggi siamo felici di giocare questa nuova sfida per dimostrare chi siamo e quello che vogliamo con interpreti diversi, di cui sono orgoglioso”.
Per il Sindaco Giuseppe Sala “Milano e Lombardia rappresentano un territorio che vuole proporsi come luogo adatto a ospitare eventi del genere. E’ una opportunità da cogliere – ha detto Sala -, per tutta la città, per i riflessi che potrà garantire. Non parlo di Olimpiadi, ma tutti sanno la passione che nutro per queste grandi manifestazioni”.
Questo progetto, ha detto a sua volta Roberto Maroni “è una testimonianza dell’importanza che si attribuisce allo sport e alla sua funzione sociale”. “Abbiamo l’ambizione di dimostrare al mondo che Milano e la Lombardia sono una grande opportunità per lo sport. Il CIO – ha osservato Maroni – non designerà la città destinata a ospitare i Giochi del 2028, però il dossier di candidatura si potrebbe iniziare a preparare da subito se la sede prescelta per i Giochi del 2024 non dovesse essere europea”.
“Con Comune e Regione – ha detto Diana Bianchedi parlando del progetto – abbiamo formato una squadra fortissima per confezionare una candidatura vincente. Questo progetto nasce con il desiderio di far vedere cosa possono fare Milano, la Lombardia e tutta l’Italia al mondo sportivo internazionale e non solo”. “Abbiamo puntato sugli aspetti tecnologici, culturali, e sulla bellezza del nostro Paese. I tour che abbiamo proposto all’interno della Regione Lombardia sono aspetti che fanno di questo progetto una candidatura fortissima”.
Nella foto (Scaccini-GMT, dal sito CONI): Roberto Fabbricini, Roberta Guaineri, Giuseppe Sala, Roberto Maroni, Giovanni Malagò, Diana Bianchedi e Antonio Rossi. Davanti a loro una “torta olimpica” per il brindisi augurale (oggi era anche il compleanno di Roberto Maroni).
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