Milano non fa mistero di sperare nella chance olimpica 2028 e, intanto, ospiterà la 132/a sessione del CIO, che si terrà nel settembre 2019. L’assegnazione ufficiale avverrà a Lima nel prossimo settembre ma dubbi non ce ne sono: Milano è rimasta l’unica candidata e comunque la sua immagine è uscita rafforzata al termine della visita ispettiva della commissione del Comitato Olimpico Internazionale (formata da membri dell’Esecutivo, Ser Miang Ng di Singapore e Willy Kaltschmitt Lujan di Guatemala, accompagnati da due funzionari). Una visita durata due giorni, “intensissimi e bellissimi” secondo quanto ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, nella conferenza stampa di chiusura, all’Armani Silos, presenti fra gli altri anche il governatore lombardo Roberto Maroni e il sindaco del capoluogo, Giuseppe Sala.

Sul progetto di ospitare la sessione olimpica 2019, un primo passo per riacquistare credibilità presso il CIO dopo la rinuncia a concorrere all’organizzazione dei Giochi 2024 da parte di Roma, hanno lavorato insieme Regione, Comune e Coni e, secondo Malagò, Milano è stata un “esempio da manuale, quando funziona la collaborazione”.

Ma è chiaro che il pensiero fisso va alle Olimpiadi. Se a Lima non si assegneranno – per la prima volta – due edizioni dei Giochi in un colpo solo (2024 a Parigi e 2028 a Los Angeles o viceversa), il che chiuderebbe il discorso prima ancora di cominciarlo, Milano potrà giocare le sue chances, magari coinvolgendo altre città (Torino, per cominciare), l’intera Regione Lombardia o anche altre.

Malagò spera ovviamente che il CIO decida di assegnare solo i Giochi del 2024 fra Los Angeles e Parigi, anche perchè per attribuire l’edizione successiva è necessario che da una delle due, o da tutte e due, ci sia la disponibilità sul 2028, il che non pare semplice. Sala rivendica una “Milano città aperta al mondo e i milanesi che sono contenti di essere coinvolti in momenti importanti”. Maroni garantisce ampia disponibilità e “per il resto, per scaramanzia, non si dice niente”.