Milano – Per chi non lo ricordasse, dai campi del Tennis Club Ambrosiano e dal suo ormai storico evento di prestigio, il Torneo Avvenire under 16, sono decollati campioncini adolescenti dai nomi di Borg, Lendl, Federer, Del Potro, Monfils, Sharapova, e innumerevoli altri. Arrivato alla sua 53/ma edizione e presentato oggi all’Ambrosiano, il Torneo Avvenire continua ad andare a caccia dei campioni del futuro, e si può scommettere che ne troverà.
Dal 10 al 17 giugno prossimi, ragazzi e ragazze di tante nazionalità cercheranno la vittoria, o quanto meno i buoni piazzamenti, in un torneo che salvo rare eccezioni ha sempre aperto ai migliori giovani le porte del grande tennis professionistico. Più spesso agli stranieri che ai tennisti nostrani, ma ai “padroni di casa” dell’ Ambrosiano, a cominciare dal presidente Filippo Grassia e dal neodirettore Toni Cappellari, piace ricordare che proprio nell’edizione dello scorso anno c’è stata la soddisfazione di veder trionfare Federico Arnaboldi: ragazzo non solo italiano e milanese ma – per la prima volta – frutto del vivaio di questo Tennis Club. E non va dimenticato che fra i tennisti e tenniste che negli anni hanno vinto uno Slam, 17 sono usciti dal Torneo Avvenire.
L’edizione 2017 è stata presentata da Grassia assieme al direttore del torneo, Andrea Villa, a Claudia Giordani, gloria dello sci azzurro e delegata CONI per Milano, e a Stefano Pescosolido, ex campione azzurro di tennis, oggi tecnico in Lombardia. Sono intervenuti, fra gli altri, Walter Schmidinger, consigliere FIT Lombardia, e Federigo Ferrari Castellani, componente di giunta del CONI Lombardia.
Filippo Grassia ha annunciato che il Tennis Club Ambrosiano è disponibile a organizzare un minitorneo per sperimentare le nuove regole del tennis.
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